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Come accedere al credito d'imposta ricerca e sviluppo, innovazione e design: la guida completa

Lampadina illuminata su sfondo blu come segno di innovazione
L'investimento in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica rappresenta un'importante strategia per le aziende che mirano a rafforzare la propria posizione sul mercato.

Il Governo italiano ha introdotto un credito d’imposta per incentivare tali investimenti, così da ridurre i costi per le aziende e rendere più accessibile l’adozione di nuove tecnologie e lo sviluppo di soluzioni innovative. L’obiettivo della misura è sostenere la competitività e la crescita economica delle imprese italiane. 

Chi può accedere al credito d’imposta

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese che hanno sede nel territorio nazionale e investono in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti.

Per ottenere l’incentivo le imprese devono rispettare le norme riguardo la sicurezza sul lavoro e adempiere correttamente agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Sono escluse:
  • Le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale
  • Le imprese destinatarie di sanzioni interdittive

Quali sono le attività ammissibili e le aliquote

Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale

Sono considerate ammissibili al credito d’imposta le attività di ricerca e sviluppo, che includono ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
  • 20% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro
  • 10% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2031, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.

Attività di innovazione tecnologica

Rientrano nella misura le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
  • 10% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro
  • 5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Se le attività di innovazione tecnologica hanno obiettivi legati alla transizione ecologica o l’innovazione digitale 4.0, le aliquote sono differenti. Per le attività di innovazione tecnologica 4.0 e green, si riconosce un credito d’imposta di:
  • 15% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro
  • 10% nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro
  • 5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.

Attività di design e ideazione estetica

Si considerano ammissibili le attività di design e ideazione estetica finalizzate a innovare i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
  • 10% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro
  • 5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.

Quali sono le spese ammissibili

  • Costi per il personale direttamente coinvolto nelle attività di ricerca e sviluppo / innovazione tecnologica / design e ideazione estetica
  • Spese relative a beni materiali mobili per le attività di design e ideazione estetica e a beni materiali mobili e software per le attività di ricerca e sviluppo e innovazione tecnologica
  • Spese per contratti con soggetti ed enti esterni per lo svolgimento diretto delle attività di ricerca e sviluppo / innovazione tecnologica / design e ideazione estetica
  • Costi per servizi di consulenza utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo / innovazione tecnologica / design e ideazione estetica
  • Spese per materiali, forniture e altri prodotti impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo / innovazione tecnologica / design e ideazione estetica
  • Per le attività di R&S, quote di ammortamento per l'acquisto di privative industriali relative a invenzioni industriali o biotecnologiche, topografie di prodotti a semiconduttori o nuove varietà vegetali.

Come richiedere il credito d’imposta

Per usufruire del credito d’imposta, le imprese devono presentare la richiesta di compensazione compilando i modelli di comunicazione con i dati e le informazioni necessari e inviandoli tramite la piattaforma disponibile sul sito del GSE (Gestore dei servizi energetici).

L’invio della richiesta di compensazione dev’essere:
  • Sia preventivo che successivo per gli investimenti effettuati a partire dal 30 marzo 2024
  • Solo successivo per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati dal 1° gennaio 2024 al 29 marzo 2024.
Per maggiori informazioni sulla procedura per compilare e inviare i modelli di comunicazione leggi il nostro articolo su come richiedere il credito d’imposta 4.0.

Chi certifica il credito d’imposta

Le imprese che intendono usufruire del credito d'imposta possono avvalersi del rilascio della certificazione da parte di un soggetto iscritto all’albo dei certificatori. Qui le aziende devono selezionare il certificatore a cui affidare la valutazione delle proprie attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica per cui desiderano richiedere il credito d’imposta, per poi versare i diritti di segreteria.

Con il decreto direttoriale 5 giugno 2024 sono stati pubblicati i modelli di certificazione che il certificatore è tenuto a compilare per la corretta applicazione del credito d’imposta. Perciò, tramite il servizio online di richiesta e caricamento delle certificazioni, le imprese indicano il certificatore incaricato e procedono alla richiesta di certificazione, mentre i certificatori provvedono al caricamento delle certificazioni richieste dalle imprese e ad esse rilasciate.

Cosa possiamo fare per te 

Archita Engineering è iscritta all'albo dei certificatori del credito d'imposta. Il nostro team di consulenti in innovazione ti offre un supporto completo durante tutto il processo di investimento. In particolare:
  • Ti seguiamo nella procedura di accesso al credito d’imposta
  • Verifichiamo se i tuoi investimenti rientrano tra quelli ammissibili al credito d'imposta
  • Ti aiutiamo a richiedere e ottenere la certificazione necessaria
Potrai contare su un partner affidabile pronto a guidarti nel processo di innovazione della tua impresa con competenza e professionalità.


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Foto di Matteo Iubatti amministratore delegato di Archita Engineering.

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