Nuova Sabatini: cos’è e come funziona l'agevolazione
La Nuova Sabatini rappresenta una delle agevolazioni più rilevanti per le piccole e medie imprese (PMI) che desiderano crescere economicamente e aumentare la loro competitività attraverso investimenti in nuovi beni strumentali.
Grazie a questa agevolazione, le imprese possono beneficiare di una significativa riduzione dei costi legati ai tassi di interesse sui finanziamenti richiesti, rendendo gli investimenti in macchinari, impianti, attrezzature e tecnologie avanzate più accessibili e vantaggiosi.
In particolare, gli investimenti green e nell’industria 4.0 sono ancora più convenienti per le aziende, poiché beneficiano di un contributo maggiorato. Tramite questi investimenti le imprese migliorano l’efficienza, riducono i costi operativi, aumentano la loro competitività e si preparano alle sfide future del mercato.
Cos’è la nuova Sabatini
La Nuova Sabatini, ufficialmente nota come "Beni Strumentali - Nuova Sabatini", è un’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di incentivare la crescita economica e l'innovazione tecnologica delle imprese italiane, tramite l’accesso al credito più semplice da parte di banche convezionate, così da renderle più competitive a livello internazionale.
Tramite un contributo in conto impianti e tramite la possibilità di accesso ai fondi di garanzia previsti, la norma intende sostenere la crescita delle PMI.
Chi può accedere alla Nuova Sabatini
La Nuova Sabatini si rivolge alle PMI: micro, piccole e medie imprese (le indicazioni per determinare la dimensione aziendale sono definiti dal Decreto 18 aprile 2005 del Ministero delle Attività Produttive e tramite la nuova direttiva (UE) 2023/2775). Tutti i settori produttivi possono beneficiare dell'agevolazione, compresi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).
Possono richiedere l’agevolazione le PMI che al momento della domanda possiedono i seguenti requisiti:
- Essere regolarmente iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
- Essere nel pieno esercizio dei propri diritti, quindi non essere in liquidazione volontaria o soggette a procedure concorsuali con scopo di liquidazione
- Non aver ricevuto aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea, o, se ricevuti, averli rimborsati o depositati in un conto bloccato
- Non essere classificate come imprese in difficoltà
- Avere la sede legale o un'unità locale in Italia.
Quali investimenti rientrano nella Nuova Sabatini
La Nuova Sabatini finanzia l'acquisto o l'acquisizione in leasing dei seguenti beni:
- Macchinari
- Attrezzature
- Impianti
- Beni strumentali ad uso produttivo
- Hardware
- Software
- Tecnologie digitali.
Per essere ammissibili, i beni devono soddisfare alcuni requisiti:
- Essere nuovi: non sono ammissibili beni usati o rigenerati
- Classificabili nelle immobilizzazioni materiali e rientrare, quindi, nelle categorie:
- Impianti e macchinari (voce B.II.2 dello stato patrimoniale)
- Attrezzature industriali e commerciali (voce B.II.3 dello stato patrimoniale)
- Altri beni (voce B.II.4 dello stato patrimoniale)
- Software e tecnologie digitali
- Autonomia funzionale: devono essere autonomi e non semplici componenti o parti di altri macchinari
- Correlazione con l’attività produttiva: devono essere direttamente collegati all’attività produttiva dell’impresa.
Non sono ammissibili le spese relative a:
- Terreni e fabbricati
- Beni usati o rigenerati
- Beni riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
Sabatini 4.0: investimenti in industria 4.0
La Nuova Sabatini prevede un contributo maggiorato del 30% per gli investimenti in industria 4.0, con l'obiettivo di incentivare la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle PMI italiane.
Questo incentivo è applicabile ai beni materiali e immateriali che soddisfano i requisiti dell'Industria 4.0, elencati negli allegati 6/A e 6/B della circolare del 15 febbraio 2017 n. 14036 e successivi aggiornamenti.
Sabatini Green: investimenti sostenibili
Dal 1° gennaio 2023, le imprese possono richiedere l’agevolazione per gli investimenti green, ossia investimenti in beni a basso impatto ambientale, anch’essi supportati da un contributo maggiorato del 30%. Questa misura intende favorire la transizione ecologica delle imprese, promuovendo l'adozione di pratiche sostenibili.
Come previsto nell’Allegato 6/c – circolare 3 luglio 2023, n. 28277, l’investimento è considerato green se si è in possesso di:
- Una certificazione ambientale di processo rilasciata o convalidata da un organismo indipendente accreditato
Oppure:
- Una delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo o un’autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.
Come funziona la nuova Sabatini
La misura intende ridurre i tassi di interesse sui finanziamenti che le aziende richiedono per i loro investimenti. Sono, perciò, tre le parti coinvolte:
- L’impresa: l’azienda che intende investire in nuovi beni strumentali
- L’istituto bancario: la banca o l’intermediario finanziario, aderente all’Addendum alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., che concede il prestito all’impresa per finanziare l’investimento (Elenco delle banche e degli intermediari finanziari aderenti)
- Lo Stato: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy che interviene per abbassare il tasso di interesse del finanziamento coprendo parte degli interessi che l'azienda avrebbe dovuto pagare.
Cosa prevede
La Nuova Sabatini prevede un supporto finanziario alle PMI per l’acquisto di beni materiali e immateriali composto da:
- Finanziamento: da parte di banche o intermediari finanziari.
- Il finanziamento bancario o leasing può coprire l’intero investimento
- Il finanziamento può essere coperto fino all'80% dal "Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese", istituito dall’art. 2, comma 100, lettera a, della legge n. 662/96.
- Il finanziamento dev’essere di durata non superiore a 5 anni e di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
- Il finanziamento dev’essere utilizzato esclusivamente per coprire gli investimenti ammissibili
- Contributo statale: il Ministero rilascia un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari
- 3,575% per gli investimenti 4.0
- 3,575% per gli investimenti green (relativa alle domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023)
Per le domande presentate a partire dal 1° ottobre 2024, è previsto il contributo anche per le PMI che stanno attuando processi di capitalizzazione e che desiderano avviare un programma di investimento. In questo caso le percentuali sono differenti:
- 5% per le micro e piccole imprese
- 3,575% per le medie imprese
Come richiedere il finanziamento
- Presentazione della richiesta: la PMI presenta la richiesta di finanziamento e la domanda di accesso al contributo ministeriale alla banca o all’intermediario finanziario, dimostrando di possedere i requisiti necessari
- Verifica della banca/intermediario: la banca o l’intermediario finanziario verifica la regolarità e la completezza della documentazione, e che l’impresa rientri nei criteri stabiliti
- Conferma delle risorse: la banca o l’intermediario finanziario invia la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo al Ministero, il quale poi dovrà confermarne la disponibilità
- Approvazione del finanziamento: a seguito della conferma della disponibilità delle risorse da parte del Ministero, la banca o l’intermediario finanziario decide se concedere il finanziamento e trasmette la delibera al Ministero, insieme alla documentazione presentata dalla PMI
- Conferma di concessione del contributo: il Ministero emette il provvedimento di conferma di concessione del contributo, specificando l’importo degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concesse e del piano di erogazione, nonché gli obblighi a carico dell’impresa beneficiaria, e lo invia alla PMI e alla banca
- Erogazione del finanziamento: la banca stipula il contratto di finanziamento con la PMI ed eroga il finanziamento in un’unica soluzione o, nel caso di leasing finanziario, direttamente al fornitore entro 30 giorni dalla consegna del bene o dalla data di collaudo. Il contratto può essere stipulato anche prima di ricevere il decreto del Ministero
- Richiesta del contributo: una volta completato l'investimento e pagati i beni oggetto dell’investimento, la PMI compila la richiesta di erogazione del contributo tramite la piattaforma online e la trasmette al Ministero.
Come fare domanda
A partire dal 1° gennaio 2023, le imprese devono presentare domanda per l’agevolazione Nuova Sabatini secondo le modalità descritte dalla circolare n. 410823 del 6 dicembre 2022.
La domanda di agevolazione dev’essere obbligatoriamente compilata in via telematica tramite la sezione “Compilazione domanda di agevolazione” della piattaforma benistrumentali.dgiai.gov.it, accedendo tramite le credenziali SPID. Per informazioni sulla procedura di compilazione è possibile consultare la Guida ufficiale alla compilazione del modulo di domanda.
Dopo aver completato la domanda sul portale, verrà generato un Codice Unico di Progetto (CUP) associato alla richiesta da riportare nelle fatture elettroniche relative ai beni finanziati, sia per le fatture di acconto che di saldo, assieme al riferimento alla norma “art. 2, c. 4, D.L. n. 69/2013”.
La domanda, una volta firmata digitalmente, deve essere inviata tramite posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo PEC della banca o dell’intermediario finanziario scelto tra quelli aderenti all'iniziativa.
Come viene erogato il contributo
Il contributo della Nuova Sabatini viene erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in quote annuali, secondo un piano temporale definito nel provvedimento di concessione. Questo piano si conclude entro 6 anni dalla data di ultimazione dell'investimento.
L’erogazione del contributo in un'unica soluzione è prevista per le domande presentate alle banche e agli intermediari finanziari nei seguenti periodi:
- Dal 1° maggio 2019 al 16 luglio 2020: per finanziamenti deliberati di importo non superiore a 100.000 euro.
- Dal 17 luglio 2020 al 31 dicembre 2020: per finanziamenti deliberati di importo non superiore a 200.000 euro.
- Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021: indipendentemente dall’importo del finanziamento.
- Dal 1° gennaio 2022: per finanziamenti deliberati di importo non superiore a 200.000 euro.
A partire dal 1° gennaio 2023, la PMI deve compilare in via telematica la richiesta di erogazione del contributo, come sopra menzionato, dove si attesta l’ultimazione del programma d’investimento e il pagamento dei beni.
Dopo la compilazione, l’impresa può generare tramite la piattaforma il modulo RU, che deve essere firmato digitalmente e inviato al Ministero entro 120 giorni dalla conclusione dell'investimento.
Per i contributi non erogati in un’unica soluzione, la PMI deve inviare al Ministero, sempre tramite la piattaforma dedicata, anche una Richiesta di Pagamento (modulo RP), che conferma l’invarianza dei dati precedentemente forniti. Questo modulo deve essere presentato annualmente, non prima di 12 mesi dalla richiesta di erogazione/pagamento precedente ed entro i 12 mesi successivi a tale termine.
Nuova Sabatini 2024: le novità
La Nuova Sabatini 2024 tiene conto di alcune novità introdotte da gennaio 2023:
- Avvio della Sabatini Green: è divenuta operativa la misura che prevede un contributo maggiorato per gli investimenti green, a basso impatto ambientale
- Importo massimo dei finanziamenti: rimane confermato il tetto massimo di 4 milioni di euro per i finanziamenti concedibili a ciascuna impresa. Con la nuova disciplina, per verificare il rispetto di questo limite, si considera l'importo totale di tutti i finanziamenti già concessi, inclusi quelli relativi a domande presentate prima del 1° gennaio 2023 ma non ancora conclusi. Alla scadenza di ciascun contratto di finanziamento, il plafond disponibile per ulteriori richieste si aggiorna per l'importo del finanziamento estinto
- Contratti di leasing: dopo la presentazione della domanda, l’impresa ha la possibilità di versare un acconto al fornitore per bloccare il bene, che è compreso nell’importo complessivo del contratto di leasing.
In più, come menzionato in precedenza, per le domande presentate a partire dal 1° ottobre 2024, si prevede un contributo in conto impianti in favore delle PMI che realizzano programmi di investimento legati a processi di capitalizzazione. La circolare direttoriale 22 luglio 2024, n. 1115 fornisce le linee guida per l'implementazione del programma “Nuova Sabatini Capitalizzazione” e include gli schemi di domanda e di dichiarazione, nonché la documentazione aggiuntiva che le imprese sono tenute a presentare per poter accedere all’agevolazione.
È, inoltre, prevista una maggiorazione della misura che ha l’obiettivo di supportare le imprese del Mezzogiorno che, però, non risulta ancora operativa poiché il Ministero non ha ancora fornito istruzioni specifiche: Nuova Sabatini Sud. Si prevede un maxi-contributo di 5,5% per gli investimenti realizzati dalle PMI aventi sede legale o unità locale nelle regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Nuova Sabatini FAQ
- Come effettuare il login alla piattaforma “ Beni Strumentali - Nuova Sabatini”?
A partire dal 1° gennaio 2023, le imprese possono effettuare il login al portale “Beni Strumentali – Nuova Sabatini” esclusivamente tramite le credenziali SPID personali del legale rappresentante dell’impresa o dei soggetti da questo autorizzati.
- Il contributo è cumulabile con altre agevolazioni?
Sì, l’agevolazione “Nuova Sabatini” è cumulabile con altri aiuti di Stato, inclusi quelli in regime "de minimis", purché non si superi l'intensità di aiuto massima prevista dalle normative UE e nazionali per ciascuna tipologia di aiuto.
- Quali certificazioni ambientali sono riconosciute per ottenere il contributo maggiorato relativo agli “investimenti green”?
Le certificazioni ambientali idonee per il riconoscimento sono specificate nell’allegato 6/C della circolare n. 410823 del 6 dicembre 2022. Le certificazioni ambientali di processo si trovano nella sezione 1 e devono essere rilasciate o convalidate da un organismo indipendente accreditato. Le certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo e le autodichiarazioni ambientali rilasciate da produttori, importatori o distributori dei beni sono elencate nelle sezioni 2A e 2B.
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Archita Engineering può supportare la tua impresa nell’intera procedura volta a ottenere l’agevolazione Nuova Sabatini. In particolare, il nostro team di esperti in innovazione e sostenibilità può aiutarti a beneficiare del contributo maggiorato previsto per gli investimenti green e 4.0.
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